Più mi guardo in giro e più devo ammettere che la richiesta di prodotti antibatterici ed antimicrobici è in fortissima crescita.
È incredibile come negli ultimi anni ci sia stata una vera e propria scalata in queste richieste da parte di differenti mercati.
Ti basta pensare ai vari gel lavamani che hanno visto qualche annetto fa un vero e proprio exploit.
E non solo, sempre di più le pubblicità dei grandi marchi rinforzano la qualità dei propri prodotti offrendo questo plus. Dai detergenti per pavimenti a materassi e cuscini, dalle calzature sportive ai seggioloni per bambini, solo per farti qualche esempio; stanno dando come elemento di forza, di differenziazione e come vantaggio la funzione di antimicrobico.
Le tastiere possono includere questa caratteristica, così da offrire agli utilizzatori (ma anche a chi le monta sulle proprie apparecchiature) un vantaggio non indifferente soprattutto in alcuni settori specifici.
Elettromedicale, food&beverage e baby care sono i primi settori dove questa soluzione è stata introdotta e dove la domanda da parte degli utilizzatori è in continua crescita.
Si sono poi aggiunti i dispositivi sportivi e persino oggetti di uso quotidiano come cover per smartphone.
Ma cosa offre un prodotto, o meglio una tastiera (visto che stiamo parlando di questo) antimicrobica, in più rispetto ad un prodotto standard?
Innanzitutto dobbiamo distinguere quali tastiere possono esser realizzate con trattamento antimicrobico e quali no.
Tastiere a membrana, in gomma siliconica e tastiere capacitive possono essere realizzate con trattamento antimicrobico al 100%.
Touch panel e cover (ma anche tastiere a membrana) che invece vengono poste al di sopra di un monitor non possono offrire un trattamento antimicrobico sull’area del display, salvo lasciare che la finestra trasparente sia opacizzata dal trattamento stesso.
In pratica, ad oggi non esiste un trattamento antimicrobico che sia perfettamente trasparente.
Capiamo meglio cosa offre questo trattamento e come viene realizzato.
Il trattamento antimicrobico offre una barriera contro i principali microbi, batteri, muffe e funghi. È un trattamento permanente, che non viene asportato con il normale utilizzo della tastiera e che non richiede successivi trattamenti di mantenimento o altro.
È realizzabile sostanzialmente in 2 modi:
- Tramite l’utilizzo di un materiale di base che già possieda il trattamento antimicrobico
- Tramite il deposito superficiale di un trattamento antimicrobico permanente
Non vi è moltissima differenza di risultato tra i due, solamente piccoli vantaggi/svantaggi nella realizzazione della propria interfaccia uomo-macchina a seconda della soluzione che bisogna andare a realizzare.
Vediamo un esempio per capire meglio.
Mettiamo di dover realizzare una tastiera a membrana per un prodotto elettromedicale, ipotizziamo un pannello di comando con alcuni tasti, dei led di segnalazione e una finestra trasparente per mostrare un display.
Possiamo partire da un toplayer che già preveda il trattamento antimicrobico (ad esempio l’Autotex AM prodotto dalla MacDermid) ed in questo caso avremo già tutta la superficie antimicrobica. Nel caso volessimo dare all’area del display un effetto trasparente, dovremo trattare l’area andando però a perdere le caratteristiche antimicrobiche (ovviamente solo nell’area trattata).
Diversamente potremmo utilizzare un toplayer standard (ad esempio l’Autotex F150 o l’Autoflex EBG180 sempre MacDermid) quindi senza caratteristiche antimicrobiche. Qui dovremo andare a depositare il trattamento antimicrobico superficiale (eventualmente mascherando l’area del display, che così rimarrà trasparente ma non antimicrobica) utilizzando le soluzioni disponibili in commercio come ad esempio quelle della Microban o della BioCote.
Il risultato è pressoché identico ed anche i costi molto simili, generalmente le scelte vengono fatte in funzione del tipo di tastiera considerando quando conviene aggiungere il trattamento antimicrobico, piuttosto che toglierlo (ad esempio dall’area del display), e da quale tipo di antimicrobico vogliamo offrire nella nostra applicazione.
Il secondo metodo descritto, ovvero quello di partire da un materiale standard ed aggiungere il trattamento antimicrobico, offre la possibilità di scegliere un differente tipo di soluzione antimicrobica in funzione del materiale e del settore di utilizzo, così da soddisfare anche le esigenze più critiche o legate a specifiche normative.
Quali sono i vantaggi di scegliere ed offrire ai propri clienti una tastiera antimicrobica?
Innanzitutto significa prendersi cura dei propri clienti e dare loro una soluzione innovativa che migliora la propria apparecchiatura. Ma non solo, realizzando una tastiera con trattamento antimicrobico si offre un plus per l’utilizzatore finale che fa percepire il proprio prodotto come qualcosa di migliore rispetto a chi non offre questa caratteristica.
Fatta questa scelta, va poi comunicata al proprio cliente (finale o meno che sia), per far capire quale vantaggio viene offerto.
Bene, immagino che ora la tua prima domanda sia: quanto mi costa tutto questo in più rispetto ad una tastiera standard?
Poco, dico davvero.
Contattami!
Ti guiderò nell’analisi della soluzione antimicrobica più adatta alla tua applicazione.
Ti mostrerò diversi casi pratici già risolti ed assieme sceglieremo la soluzione più adatta per realizzare l’interfaccia uomo-macchina della tua apparecchiatura.
Ti aspetto, non esitare a contattarmi alla prima esigenza!
A presto e buon lavoro!