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Perché la produzione in Cina delle tastiere in gomma siliconica NON è un problema?

 

Oggi ti parlo delle tastiere in gomma siliconica.

Sì, lo ammetto, ho una personale propensione verso questo tipo di tastiere. Mi piacciono da sempre, ne adoro il feeling tattile (che non è raggiungibile con altre tecnologie), le molteplici varianti estetiche disponibili, la tridimensionalità e quel tocco “soft” che possono offrire.

Insomma oggi sarò “di parte”, spero che me lo concederai.

Una delle prime obiezioni che ho sempre ricevuto su queste tastiere è: “ma le fanno in Cina!”

Ebbene sì, questa tipologia di tastiere, per la loro specifica lavorazione che richiede moltissima attività manuale, viene prodotta nel far east.

Come sai non tutto ciò che arriva dal far east è sinonimo di scarsa qualità, di basso costo e di prodotto a limitato valore aggiunto. Da anni i produttori di tessuti, anche di altissimo valore, hanno delocalizzato nel lontano oriente i loro siti produttivi, e questo non ha certo abbassato il loro livello di prestigio.

Pensa alle famosissime sete cinesi, nell’antichità erano pregiatissime e già costosissime. O ai vasi Ming ed alle porcellane. Insomma potremmo continuare con molti esempi ma non è di questo che stiamo parlando e non devo convincerti io che in Cina non si trovino solo prodotti low cost o di basso valore.

Le tastiere in gomma siliconica sono un prodotto che richiede molto lavoro manuale per essere realizzato.

Si parte dal silicone, simile a quello “Saratoga” per intenderci, che ha una viscosità ed una consistenza molto particolare e non adatta alla produzione di tastiere.
Viene lavorato per raggiungere una consistenza adatta alla realizzazione delle tastiere utilizzando dei rulli in acciaio (immagina una grande macchina Imperia per fare le tagliatelle) che permettono di amalgamare diversi additivi e polimeri (dai coloranti, a quelli guidaluce per la diffusione omogenea della retroilluminazione), fino al raggiungimento della giusta consistenza, della durezza shore desiderata e dell’omogeneità del colore.
Questo processo ha durata differente in funzione degli additivi che devono essere incorporati al silicone ed alla quantità di silicone che si lavora.

Poi il silicone così ottenuto viene diviso manualmente in porzioni utili allo stampaggio delle singole tastiere.

In seguito si posizionano le varie porzioni nelle cavità dello stampo. Ogni stampo ha un numero utile di cavità che varia a seconda delle dimensioni della tastiera, del numero di pezzi che bisogna realizzare in ogni lotto di produzione e dei costi di tooling che si è disposti a sostenere.

Le porzioni di silicone vengono posizionate (e rimosse) a mano, non è possibile utilizzare degli stampi ad iniezione in quanto le sottili aree intorno ai tasti, per intenderci quelle che consentono la discesa e la risalita del tasto stesso, sarebbero difficilmente raggiungibili con questo tipo di processo e non si riuscirebbe ad avere una distribuzione corretta del silicone. Capisci già a questo punto quanta manualità si rende necessaria per la produzione di una tastiera.

All’interno delle cavità vengono termoformate le tastiere, si uniscono direttamente anche le pastiglie conduttive (in carbone o dorate). Il tempo di stampaggio, la pressione e la temperatura sono le tre variabili che a seconda delle dimensioni delle tastiere, ne permettono la buona riuscita.
Non è tanto importante quanto “estesa” sia la tastiera da realizzare, quanto gli spessori di silicone utilizzati. E’ necessario che il calore trasferito dallo stampo arrivi a tutto il silicone.
Ad esempio, non potendo utilizzare una temperatura eccessiva che porterebbe diversi problemi al silicone, bisognerà aumentare il tempo di termoformatura in funzione delle dimensioni.

Poi le tastiere così termoformate vengono rimosse dallo stampo (sempre manualmente) con l’aiuto di un getto di aria compressa, vengono eliminate le eventuali bave presenti e preparate per le lavorazioni successive.

Passiamo ora alle attività estetiche e di finitura. Le tastiere in gomma siliconica possono essere verniciate, stampate, serigrafate, lavorate tramite laseratura e protette infine tramite un coating superficiale. Ognuna di queste fasi passa da un forno UV per il fissaggio e l’asciugatura.

Alla fine di tutto questo le tastiere, dopo un controllo visivo e funzionale, vengono impacchettate.

Forse adesso è più chiaro perché vengono prodotte in far east…


Certo, ma il dubbio che rimane è sulla qualità!

Hai perfettamente ragione! Come facciamo quindi a discernere un buon produttore di tastiere da uno che invece potrebbe mettere a rischio le nostre produzioni?

Lascia che te lo dica apertamente……non è così semplice…

Mi ci sono voluti diversi anni e molte brutte sorprese prima di arrivare a selezionare i giusti partner per la realizzazione delle tastiere in gomma siliconica.

Oggi, pur restando fedelmente legato a 2 società con cui collaboro da molto tempo (e con una forte presenza continuativa all’interno di essa), ho elaborato una serie di parametri per valutare e monitorare un produttore.

  • Per prima cosa conta l’esperienza specifica in questo genere di produzioni. Vi sono moltissimi stampatori di silicone, ma stampare una tastiera, proprio per la diversità e la complessità del processo, è qualcosa di estremamente diverso dallo stampare altri oggetti. Ha quindi senso, se stai cercando un produttore di tastiere, scegliere un partner che stampi solo tastiere e non mille altre cose come gadget, cover per smartphone, teglie, ecc… E’ importante che sia specializzato in tastiere, focalizzato.
  • Un secondo aspetto è quello di avere un continuo controllo sulle materie prime, sia per una ripetitività delle caratteristiche funzionali/estetiche che per eventuali resistenze ad ambienti gravosi o utilizzi in ambienti esigenti (pensa solo a quelli alimentari o medicali). Lasciamelo dire, le certificazioni non ti aiutano molto in questo, serve poterlo monitorare da molto vicino per evitare spiacevoli sorprese.
  • Il terzo aspetto è garantire la ripetitività delle caratteristiche approvate nei campioni e nel primo lotto produttivo per tutti i successivi. Anche a distanza di anni è indispensabile poter garantire la continuità qualitativa. Pensa al colore della tua tastiera, che molto probabilmente deve abbinarsi con quello della custodia della tua apparecchiatura, non puoi di certo accettare che tra un lotto di produzione e l’altro questo cambi. Quindi devi affidarti ad un produttore che possa verificare ogni volta (con uno spettrofotometro, e non “ad occhio”) il colore della gomma, della serigrafia, della verniciatura, ecc…. E saper correggere l’eventuale differenza che potrebbe verificarsi nel mix di colori base che utilizza. E credimi, non sono in molti ad avere questa capacità…
  • Quarto è indispensabile che faccia un controllo funzionale e di vita in funzione delle tue esigenze. Se la tua tastiera deve lavorare in un apparato elettromedicale ad esempio, non possiamo permetterci che non funzioni correttamente o che la durata di vita non sia garantita. Questo aspetto va discusso col produttore già in fase di progetto/offerta, altrimenti ti ritroverai ad avere una percentuale di scarti elevata oppure un innalzamento dei costi di produzione a progetto avviato. Non è forse meglio discutere questi aspetti già in fase di progetto, evitando oltretutto problemi e sorprese non di certo piacevoli?
  • Quinta raccomandazione, scegli un fornitore che non sia “pronto” a soddisfare le tue urgenze. Mi spiego meglio, un fornitore che ha la possibilità di realizzarti uno stampo e dei campioni in una o due settimane deve farti pensare a “come mai” sia così libero e disponibile. Un produttore davvero affidabile ha le linee di produzione (anche quelle degli stampi) piene e ti chiede di aspettare almeno 4-6 settimane. E’ una regola, se può realizzare i tuoi campioni (o le tue produzioni) prima devi preoccuparti…

Questi sono solo alcune delle linee guida che ogni volta in cui ti trovi a valutare un produttore di tastiere in gomma siliconica devi ricordarti di prendere in considerazione.
Non sono i soli, certo, ma sono i primi ed i più importanti.

Per riassumere devo tornare ai vasi Ming ed alle sete cinesi, come in ogni parte del mondo esistono produzioni di alto livello e produzioni low cost. E’ quindi importante decidere quale budget vuoi dedicare alle tue tastiere e fare la scelta che non ti porti a brutte sorprese.

Ok, ma come faccio a valutare tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato se non conosco il fornitore?

In questo caso ti suggerisco di valutare un partner che sappia sceglierlo per te.

Contattami!

Ti guiderò nell’analisi e nella scelta. Seguendo le linee guida riportate sopra e partendo dal tuo budget, troveremo assieme la migliore soluzione per rendere la tua apparecchiatura affidabile nel tempo senza sorprese. Ti mostrerò diversi casi pratici già risolti ed assieme sceglieremo la soluzione più adatta per realizzare l’interfaccia uomo-macchina della tua applicazione.

Ti aspetto, non esitare a contattarmi alla prima esigenza!

A presto e buon lavoro!