Ogni volta che mi trovo di fronte ad un nuovo progetto per un’interfaccia uomo/macchina noto che l’errore tipico e ricorrente è il medesimo.
Tutti pensano all’estetica, alla robustezza, al tipo di tecnologia, a quanto moderna o consolidata sia la soluzione da adottare, all’ambiente aggressivo o meno in cui dovrà essere utilizzata, ecc…
Insomma si tiene conto di moltissimi parametri, tutti doverosi ed indispensabili, ma non si tiene conto del più importante e necessario di tutti.
Ti starai chiedendo quale sarà questo parametro così decisivo, te lo dico subito. Lasciami solo il tempo di qualche riga di introduzione.
Oggi abbiamo a disposizione moltissime tecnologie, facciamo un brevissimo elenco ad esempio per il “Data-Entry”:
- Tastiere a membrana
- Tastiere in gomma siliconica
- Tastiere capacitive
- Touch panel
- Tastiere meccaniche
- Soluzioni “miste” che prevedono l’utilizzo di più tecnologie assieme
In questo complesso mondo, dove non è facile scegliere la soluzione ideale, si rende necessaria una attenta valutazione che tenga presente tutti i fattori determinanti.
Una tastiera è il “punto di contatto” tra il dispositivo e l’utente che lo acquista.
Comunica molto del prodotto ed anche dell’azienda che lo ha realizzato.
Non a caso tutti i criteri di scelta riportati sopra, oltre all’attenzione ai costi ed alla facilità di reperire i vari componenti, sono da tenere in attenta osservazione quando si pensa alla soluzione che vogliamo adottare.
Capisci quindi che non stiamo parlando di una banale tastiera, ma in realtà di uno dei parametri di scelta e di differenziazione tra il tuo prodotto e quello dei tuoi concorrenti.
Torniamo al punto, cosa manca allora ai criteri decisionali per non cadere nel tipico errore di cui ti parlavo?
Manca che la scelta deve essere fatta, prima di ogni altra valutazione, pensando da utilizzatore finale dell’apparecchiatura.
Quali sono le caratteristiche irrinunciabili per il cliente affinché la tastiera “comunichi” tutto ciò che la nostra apparecchiatura in realtà significa?
Solidità, affidabilità, robustezza, innovazione tecnologica, facilità di utilizzo, estetica accattivante o minimale, ecc…
Tutti questi aspetti devono essere pensati da utilizzatore: chi è l’utente finale, in quale situazione/ambiente utilizzerà il dispositivo, dove sarà ubicato il prodotto (se viene fissato al muro ad altezza occhi o se viene tenuto tra le mani dell’operatore prevede una digitazione totalmente differente).
Se ad esempio il tuo prodotto è destinato ad un agricoltore seduto sul suo trattore che sta impostando i parametri di nebulizzazione del trattamento da eseguire, oppure è destinato ad un operatore sanitario che lavora in piedi di fronte ad un impianto medicale di fisioterapia, non cambiano solo il soggetto che preme i pulsanti, la sua sensibilità e l’ambiente che lo circonda.
Cambia anche la sua posizione di manovra ed il modo (mi riferisco proprio a quali dita utilizzerà, con quale pressione e con quale velocità digiterà, ecc…) in cui premerà ogni singolo tasto.
Quindi solo il giusto mix tra tecnologia, forza da esercitare per premere i tasti, feeling tattile dovuto al tipo di materiale/finitura, feedback tattile e qualche altro trucco che non posso svelarti in questa sede, renderanno la tua soluzione preferibile rispetto a quella dei tuoi concorrenti.
Prova a pensare a quante volte durante la tua giornata digiti su una tastiera e quante di queste ti trovi davvero a tuo agio, ovvero hanno studiato la soluzione nel modo corretto, e quante invece devi adattarti a digitare in modo scomodo, premere più volte perché il dato venga accettato, inserire un codice o un pin con il timore di sbagliare…
Se potessi scegliere tra una soluzione comoda ed una scomoda quale preferiresti?
E tra una che ti dia l’idea di un prodotto di alta qualità ed una che invece ti faccia pensare ad un prodotto scadente, quale sceglieresti?
Lo so che non è facile immedesimarsi sempre nell’utilizzatore, e soprattutto far quadrare tutti gli altri parametri già citati. Se chiedi a colleghi o amici come vorrebbero la tastiera del tuo prodotto sentirai i più disparati pareri e non ne caverai un ragno dal buco…
E’ un aspetto troppo personale?
SI e……….NO.
Dipende davvero da molti fattori ma la maggior parte delle persone, poste nello stesso contesto, chiederebbero le medesime caratteristiche. Se però chiedi ad un collega/amico che non riesce a contestualizzare la situazione non farà altro che aggiungere dubbi e variabili alle già troppe caratteristiche che devi tenere in considerazione.
Allora quale può essere la soluzione a questo annoso problema?
La soluzione è chiedere l’intervento di un professionista che assieme a te studi la soluzione ideale, verifichi ogni aspetto e ti guidi nella scelta.
Cosa posso fare per te? Posso mettere a tua disposizione la mia esperienza ed assieme faremo una analisi di fattibilità, ti porterò diversi casi pratici già risolti come esempio ed assieme sceglieremo la soluzione più adatta per realizzare la tastiera della tua applicazione.
Ti aspetto, non esitare a contattarmi alla prima esigenza!
A presto e buon lavoro!