Torniamo sui banchi di scuola? Siamo pronti?
Da ragazzi nessuno di noi faceva i salti di gioia a questa domanda, eppure abbiamo compreso che di imparare non si finisce mai, e che le migliori lezioni nella vita sono spesso quelle più difficili da accettare.
Oggi ti racconto quale lezione ho imparato sulle tastiere a membrana.
Può sembrare strano, ma su queste tastiere che esistono da decenni e che hanno fatto la storia dell’elettronica industriale, c’è ancora molto da dire.
Quando ho iniziato ad occuparmi di tastiere e di interfacce uomo-macchina sono stato (come già detto più volte) affascinato dalle tastiere in gomma siliconica, molto meno dalle tastiere a membrana.
Non so spiegare bene per quale ragione, forse il diverso feeling tattile, forse la grande presenza su territorio nazionale di produttori (a differenza delle tastiere in gomma siliconica) che rendeva meno necessario un esperto di settore, forse per la minore necessità di supporto durante la progettazione che i clienti richiedevano.
Non mi è ben chiaro il motivo, però c’è stato poi un giorno in cui……ho visto la luce!
Si, come nel film dei Blues Brothers, c’è stato un giorno (o meglio un progetto) che mi ha fatto aprire gli occhi e mi ha insegnato che sulle tastiere a membrana vi fosse ancora molto da dire (e da fare).
Ho compreso che vi era un incredibile potenziale inespresso. Almeno fino a quel momento.
Te lo racconto in breve.
Il gruppo bticino-Legrand stava sviluppando dei nuovi prodotti per il settore elettromedicale e voleva realizzare delle tastiere che fossero innanzitutto antimicrobiche (parliamo di circa 9 anni fa quando questa opzione era ai più sconosciuta) e dovevano contenere uno strato di Gore-Tex al fine di isolare dai liquidi di pulizia un altoparlante ma senza filtrarne le frequenze audio.
Ecco che si è accesa la lampadina! In Italia non c’era nessuno in grado di aiutare questo cliente, le produzioni sono generalmente realizzate da aziende di serigrafia, e poter inserire certi particolari non è così semplice…Ecco una nuova sfida da affrontare!
Da lì ho capito che serviva qualcuno che potesse aiutare i clienti nei loro progetti.
Le tastiere sono sempre a metà tra le parti meccaniche e quelle elettroniche, e non vi è mai una figura tecnica che se ne occupi a “pieno titolo”.
Sono l’interfaccia uomo-macchina più difficile da progettare perché si trovano tra due “settori” (elettrico e meccanico) e non è facile avere le giuste competenze in entrambi. Se poi ci aggiungiamo che i reparti di R&D sono sempre sotto pressione, di corsa per poter finire i progetti e sottodimensionati per le attività che devono svolgere, è facile capire che non possono (e non dovrebbero) sviluppare particolari abilità in questo tipo di progettazione.
Oggi, quando parliamo di tastiere a membrana, possiamo aggiungere davvero tantissime tecnologie che solo un decennio fa erano fuori dalla portata delle maggior parte dei produttori e dei clienti stessi.
Pensiamo un attimo alle seguenti possibilità:
- Toplayer in gomma siliconica
- Led e componenti elettronici inseriti nel circuito
- Trattamento antimicrobico superficiale
- Retroilluminazione LGF
- Inserti in Gore-Tex o altri materiali isolanti
- Sistemi capacitivi integrati
Viene subito all’occhio che l’idea di tastiera realizzata da una semplice targhetta adesiva è oggi molto più vicina ad un vero concentrato di tecnologie, che portano il nostro utente finale di fronte ad una interfaccia di data-entry ben più complessa e funzionale.
Le possibilità estetiche, funzionali e di soluzione sono moltiplicate. Va da sé che sarà sempre più difficile poter conoscere tutti questi aspetti se non ci si lavora in maniera diretta ed esclusiva.
Vediamo alcuni dei punti riportati sopra:
- I Toplayer in gomma siliconica permettono di dare un feeling tattile molto più performante alle tastiere a membrana. Sono il punto di unione tra le performance tattili e di tridimensionalità delle tastiere in gomma siliconica e la facilità di montaggio e la tenuta IP delle tastiere a membrana. I punti critici (oltre a trovare chi stampa le parti in silicone) sono l’incollaggio e la realizzazione della finitura estetica. Sappiamo bene che il silicone non è facile da incollare e da verniciare/serigrafare.
- Led e componenti o tasti direttamente nella tastiera. Non è facile trovare un buon produttore che saldi (o meglio incolli) i led all’interno del circuito della tastiera. Quante volte, un prodotto di scarsa qualità, rischia di smettere di funzionare o di essere danneggiato nei primi mesi di vita. Affidare questo tipo di produzioni al fornitore sbagliato ci costerebbe davvero una fortuna. Però questo processo semplifica notevolmente l’interfaccia uomo-macchina evitando di mettere i led sul circuito stampato, di utilizzare dei guidaluce per trasferirne la luce sul pannello frontale e dover prevedere su di esso una serie di fori, che spesso hanno costi superiori alla tastiera. Senza contare tutti i casi in cui il semplice pannello frontale in policarbonato, che copre i tasti meccanici, finisce col rompersi in prossimità dei tasti maggiormente utilizzati.
- La retroilluminazione LGF è realizzata da un sottilissimo strato di guidaluce che diffonde in modo uniforme l’illuminazione fornita da “side Led”. Sostituisce il vecchio sistema elettroluminescente che richiedeva un inverter (fonte di disturbi e che necessitava di maggior isolamento elettrico), riducendone notevolmente costi e ingombri. Inoltre può essere pensato per LED a 2 o 3 colori oppure RGB. Inutile dilungarsi nei molteplici vantaggi di questa nuova tecnologia, va da se invece che pochi sono i produttori oggi in grado di offrirla con le adeguate garanzie.
Senza dilungarci in tutti i particolari tecnici, è chiaro che oggi parliamo di vere e proprie interfacce uomo-macchina e non solo di un “adesivo” da applicare sopra un apparato elettronico.
Spero quindi che ti sia chiaro quale grande lezione ho imparato:
E’ possibile sviluppare tastiere a membrana ad alto contenuto tecnologico, che aiutino da una parte l’utente finale ad entrare in contatto con l’apparecchiatura in modo migliore, più facile, più sicuro e con un feeling più piacevole, dall’altro che aiutino i produttori a sviluppare applicazioni più performanti, in modo più semplice ed economico.
E’ però necessaria una specifica esperienza in questa tipologia di soluzioni, affidarsi ad un produttore esperto che possa portarti diversi casi già risolti sia come garanzia che come suggerimento per la tua apparecchiatura.
Se vuoi toccare con mano alcune di queste innovazioni tecnologiche chiamami, potrai vedere e verificare direttamente gli aspetti tecnologici inseriti in diverse soluzioni già realizzate.
Se invece vuoi valutare alcuni degli aspetti sopra riportati per la tua nuova applicazione:
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Ti aiuterò nell’analisi e nella scelta, partendo dal tuo budget troveremo assieme la migliore soluzione per rendere la tua apparecchiatura affidabile nel tempo senza sorprese. Ti mostrerò diversi casi pratici già risolti ed assieme sceglieremo la tastiera più adatta per realizzare l’interfaccia uomo-macchina della tua applicazione.
Ti aspetto, non esitare a contattarmi alla prima esigenza!
A presto e buon lavoro!